I nuovi reati 231: dagli illeciti sportivi ai reati fiscali
Sintesi del Laboratorio 231 dello scorso 20 novembre
Mercoledì 20 novembre si è tenuto, presso la Camera di
Commercio Svizzera, il Laboratorio 231 su "I nuovi reati 231: dagli illeciti
sportivi ai reati fiscali”.
L’evento - introdotto dall’Avv. Bruno Giuffrè (Presidente di
AODV231) e moderato dall’Avv. Andrea Milani (Consigliere AODV231) - ha fornito
l’occasione di analizzare con gli illustri relatori le fattispecie di recente
introduzione tra i reati presupposto ex D.Lgs. 231/2001.
L’incontro è stato dunque aperto dal Dott. Ciro Santoriello
(Magistrato, Procura di Torino), che ha tenuto una relazione sul tema "Reati
fiscali e D.Lgs. 231/01: esigenze e riflessioni”: nell’intervento si è dato
atto dell’interpretazione giurisprudenziale del reato di dichiarazione
fraudolenta di cui all’art. 2 del D.Lgs. 74/2000 e formulato alcune
interessanti considerazioni in tema di adeguamento del MOG231. Si è poi
sottolineato come il Modello organizzativo debba essere concepito quale fattore
di efficienza per l’azienda e non come strumento difensivo.
L’inserimento nel catalogo 231 dei reati di frode sportiva e
di esercizio abusivo delle attività di gioco e scommessa è stata oggetto della
relazione dell’Avv. Marco dell’Antonia (Consigliere AODV231), intitolata
"Illeciti sportivi e giuoco d’azzardo: le nuove frontiere del D.Lgs. 231/01”.
In questa sede, particolare attenzione è stata dedicata alla fisionomia dei due
reati nel diritto vivente, alla nozione di atto fraudolento nella frode
sportiva nonché ai principali rischi per le imprese operanti nel settore alla
luce delle recenti novità normative.
A seguire, nell’ultimo intervento della giornata, la
Dott.ssa Agata Frigerio (Human Resources – Organization & Compliance
Director, AC Milan) e l’Avv. Pamela Terazzi (Legal Senior Manager, PwC TLS
Avvocati e Commercialisti) hanno riportato ai partecipanti l’esperienza di
AC Milan nella costruzione del proprio Modello evidenziando le peculiarità del
settore, che rende necessario per le società interfacciarsi sia con le
prescrizioni dell’ordinamento sportivo che con quelle statali.
Le tematiche affrontate hanno suscitato interessanti
riflessioni e domande dell’uditorio, vivacizzando così il dibattito.
Per chi non fosse riuscito a partecipare, sono disponibili sul sito dell’Associazione gli atti dell’evento.
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