L’evoluzione della normativa di sostenibilità e gli impatti sul Modello 231
Sintesi del Laboratorio 231 del 20 novembre 2024
Avv. Maria Antonietta Procopio
Lo scorso 20 novembre, si è tenuto a Milano il Laboratorio 231 “L’evoluzione della normativa di sostenibilità e gli impatti sul Modello 231”, organizzato dall’Associazione in collaborazione con KPMG.
Il Prof. Avv. Gianluca Varraso, Consigliere di AODV231, ha introdotto l’evento con una panoramica iniziale sull’evoluzione della normativa in tema di sostenibilità e, in particolare, sull’attuazione in Italia della Direttiva c.d. “CSRD”, tappa fondamentale della realizzazione nelle aziende della cultura della legalità di cui al D.Lgs. 231/2001.
La parola è quindi passata al Dott. PierMario Barzaghi, Partner, Head of ESG di KPMG Italy, che ha evidenziato come, per adempiere correttamente ai nuovi obblighi di rendicontazione, le imprese siano chiamate ad apprestare una governance ed un sistema di controllo interno analoghi a quelli richiesti in materia finanziaria, anche nell’ottica di garantire la continuità aziendale e gestire le ricadute reputazionali connesse alla soddisfazione dei fattori ESG.
È poi intervenuta la Dott.ssa Maria Teresa Massarelli, Senior Manager Governance, Risk, Compliance & Sustainability Services di KPMG Italy, che ha analizzato il rapporto di reciproca integrazione tra la compliance ESG e quella “231”. Da un lato, infatti, il MOGC può essere di supporto per la rendicontazione di sostenibilità, perché presuppone la mappatura e la prevenzione di rischi che impattano su tematiche Enviromental, Social e Governance. D’altra parte, i fattori di sostenibilità comportano un ampliamento delle attività sensibili e quindi una revisione del Modello.
Nella seconda parte del Laboratorio, si è tenuta una Tavola Rotonda, nella quale i relatori hanno portato le proprie esperienze sul tema “La sfida dell’integrazione delle tematiche di sostenibilità con la governance aziendale e il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi: esperienze a confronto”.
Il dibattito è stato moderato dal Prof. Andrea Lionzo, Ordinario presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e dal Dott. Antonio Mansi, Partner, Governance, Risk & Compliance di KPMG Italy.
L’Avv. Federica Fascia, Associate General Counsel Business Integrity & Compliance di Snam, ha dunque portato un esempio di rendicontazione già in fase avanzata, strutturata in un’ottica di integrazione con il Modello 231 e di implementazione della tracciabilità e trasparenza dei processi interni.
Il Dott. Alessandro Paccanelli, Group CFO di TESYA S.p.A., ha illustrato l’esperienza di rendicontazione “volontaria” del proprio Gruppo che, pur non essendo destinatario di un obbligo normativo, ha adottato un approccio di graduale adeguamento, anche puntando sulla compliance ESG come vantaggio competitivo sul mercato.
La Tavola Rotonda è proseguita con la testimonianza dell’Avv. Alessandro Nespoli, Chief Risk and Compliance Officer di Prysmian, che ha evidenziato come la conformità in tema di sostenibilità richieda il dialogo delle funzioni di controllo aziendale e l’integrazione dei sistemi di gestione del rischio.
La Dott.ssa Elena Pistillo, Chief Audit Executive di Esselunga, ha posto l’attenzione sull’utilità della rendicontazione di sostenibilità anche sotto il profilo del controllo della catena e della selezione dei fornitori, in base a requisiti in tema di sicurezza sul lavoro, ambiente e diritti umani.
Si è quindi svolto un secondo giro di tavolo, nel quale è emerso anche il ruolo dell’Organismo di Vigilanza come collettore di flussi informativi completi e costanti che possono facilitare la continuità tra compliance “231” e rendicontazione “CSRD” e quindi come organo di controllo che può partecipare alla realizzazione del progetto di sostenibilità dell’ente.
Raccogliendo i principali spunti emersi nel corso dell’evento, il Dott. Mansi, in chiusura, ha quindi posto l’accento sull’impatto dei nuovi obblighi stabiliti dalla normativa di sostenibilità sulla governance, concordando con i precedenti relatori sulla possibilità che l’OdV prenda parte a questo percorso come fruitore di nuove competenze di carattere trasversale.
L’incontro si è concluso con un momento Q&A e di confronto dei relatori sulle domande poste dai partecipanti.
Gli atti e la video-registrazione dell’evento sono disponibili sul sito di AODV231.