Rating di legalità

E´ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 81 del 7 aprile 2014 ed è entrato in vigore il giorno successivo, il Decreto del Ministero dell´Economia, n. 57 del 20 febbraio 2014, emanato di concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico, contenente e avente ad oggetto "l´individuazione delle modalità in base alle quali si tiene conto del rating di legalità attribuito alle imprese ai fini della concessione di finanziamenti da parte delle pubbliche amministrazioni e di accesso al credito bancario”.

 

Il provvedimento, emanato in forza di quanto previsto dal Decreto Legge n. 1/2012, contiene numerosi spunti d´interesse soprattutto perché esplicita i benefici che discendono, o che dovrebbero discendere, dall´attribuzione del rating.

 

Tra gli effetti più significativi, vi è la previsione di un sistema di premialità nell´ambito delle richieste di finanziamenti pubblici: tale beneficio può consistere in una preferenza in graduatoria, nell´attribuzione di un punteggio suppletivo ovvero nella riserva di una quota di risorse finanziarie.

 

Sul fronte bancario, con modalità che dovranno essere individuate da parte di ciascun istituto di credito, si prevede una riduzione nei tempi di istruttoria e dei costi di finanziamento.

 

Al riguardo, pur essendo prevista la vigilanza della Banca d´Italia, si sottolinea la mancanza di un vero e proprio sistema sanzionatorio nei confronti delle banche nel caso in cui l´attribuzione del rating non produca gli effetti di risparmio previsti.

 

Nel complesso si ritiene che l´entrata in vigore del decreto possa suscitare nuovo e più diffuso interesse sul "rating di legalità”, istituto che prevede tra i vari requisiti, per l´ottenimento del punteggio più elevato, anche l´adozione di un modello 231.

 

 

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